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Indennità di trasferimento Legge 86: vittoria e giustizia per chi rientra dall’estero

Dal 2 dicembre 2025, Persomil ha finalmente recepito l’orientamento giurisprudenziale favorevole: l’indennità di trasferimento prevista dalla Legge 86/2001 spetta anche al personale militare rientrato dall’estero e trasferito d’autorità in una sede diversa da quella di provenienza.

Una conquista storica che pone fine a anni di disparità e contenziosi, restituendo giustizia a tanti colleghi penalizzati.

Come ci siamo arrivati

Questa vittoria non è un caso: è il frutto di un’azione sindacale concreta, coerente e trasparente, che il SIM Marina ha portato avanti con determinazione fin dallo scorso anno e di cui oggi può orgogliosamente rivendicare i meriti. Leggi qui è scopri come tutto è iniziato! 

Ecco le tappe decisive:

  • Fornita assistenza legale personalizzata a tutti gli associati coinvolti
  • Ricorsi collettivi coordinati e formalmente depositati presso diversi TAR regionali
  • Interpellato direttamente il Ministro della Difesa con una missiva ufficiale (Prot. SIM Marina 140-N-2025), denunciando le gravi disparità applicative e chiedendo un intervento urgente, leggi qui la nostra missiva!  
  • Interlocuzioni dirette con il Gabinetto del Ministro della Difesa, contribuendo in modo decisivo alla risoluzione della questione. 

Tutte queste azioni, documentate, hanno costretto l’Amministrazione a cambiare rotta, portando al riconoscimento del diritto all’indennità di trasferimento.

Ringraziamo il Gabinetto del Ministro della Difesa per l’attenzione dedicata al tema e per la disponibilità dimostrata nel corso delle interlocuzioni. Il risultato ottenuto è anche frutto di questo confronto, ma soprattutto della determinazione della propria azione sindacale.

Cosa cambia con l’atto di Persomil

La comunicazione del 2 dicembre 2025 sancisce che:

  • Se il militare rientra in Italia in una sede diversa da quella originaria, ha diritto all’indennità di trasferimento.
  • Se rientra nella stessa sede o in una sede entro 10 km, l’indennità non è dovuta.
  • L’Avvocatura dello Stato ha espresso parere favorevole al riconoscimento dell’indennità, invitando l’Amministrazione a non insistere nei contenziosi.

Il ruolo del SIM Marina: vigilanza e assistenza

Il SIM Marina continuerà a vigilare e ad agire con determinazione affinché:

  • Gli uffici amministrativi della Marina Militare ricevano indicazioni operative chiare e le applichino correttamente
  • L’indennità sia riconosciuta il prima possibile a chi ha fatto ricorso tramite il SIM Marina, a chi ha presentato istanza e a tutti i colleghi aventi diritto
  • Sia garantita assistenza costante agli associati e a chi intende associarsi, nella predisposizione delle istanze e nel monitoraggio delle procedure, contrastando ogni eventuale interpretazione restrittiva o non conforme alla normativa vigente e alla giurisprudenza consolidata.

Grazie agli associati: questa è la vostra vittoria

Vogliamo ringraziare di cuore tutti gli associati che hanno creduto nella nostra azione sindacale, che hanno avuto il coraggio di ricorrere e che hanno sostenuto questa battaglia con fiducia e determinazione.  È grazie a voi se oggi possiamo parlare di un risultato concreto.

Questa vicenda dimostra che un sindacato serio, preparato e vicino ai militari può davvero fare la differenza.

Finalmente i risultati si vedono. Il nostro impegno si trasforma in conquiste. Il cambiamento è iniziato e lo stiamo realizzando insieme!

Associati al SIM Marina: la tua voce conta

Essere parte del SIM Marina non è solo una scelta: è un atto di responsabilità verso sé stessi e verso i propri colleghi.

Ogni risultato nasce dall’unione, dalla partecipazione e dalla fiducia. Ogni nuova adesione rafforza la nostra voce e rende possibili le tue conquiste e quelle future.

Per informazioni scrivici a: info@simmarina.com

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