Il cuneo fiscale è la differenza tra il costo del lavoro sostenuto dal datore e l’importo netto effettivamente percepito dal lavoratore. In Italia, questa differenza è storicamente tra le più alte d’Europa. Per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori, la Legge di Bilancio 2025 ha reso permanente il taglio del cuneo fiscale, con effetto retroattivo da gennaio e applicazione sulle buste paga a partire da giugno 2025.
La misura riguarda tutti i lavoratori dipendenti, inclusi i militari, e comporta un incremento del netto in busta paga senza alcuna penalizzazione sulla futura pensione.
Come funziona il taglio del cuneo fiscale 2025
Il taglio del cuneo fiscale consiste nella riduzione dei contributi previdenziali a carico del lavoratore, compresi i militari, senza effetti negativi sull’importo pensionistico futuro. In pratica, si riducono le trattenute sullo stipendio, determinando un aumento del netto in busta paga, senza variazioni del lordo.
Questa misura è stata introdotta per alleggerire il peso fiscale sulle retribuzioni e rafforzare il potere d’acquisto, in risposta all’attuale scenario inflattivo.
L’agevolazione consiste in una riduzione dei contributi previdenziali trattenuti dalla retribuzione, calcolata in base al reddito annuo.
Le soglie previste sono:
- Redditi tra 15.000 e 20.000 euro → Riduzione contributiva del 4,8%
- Redditi tra 20.000 e 32.000 euro → Detrazione fiscale di 1.000 euro annui, distribuita mensilmente in busta paga
- Redditi tra 32.000 e 40.000 euro → Detrazione fiscale che diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi sopra i 40.000 euro.
Accettare o rinunciare al beneficio del cuneo fiscale?
Non sempre il taglio del cuneo fiscale è vantaggioso per tutti. Chi percepisce redditi extra, come affitti, attività occasionali o compensi professionali, potrebbe superare le soglie di accesso e dover restituire l’importo ricevuto, in fase di conguaglio fiscale nel 2026.
Per questo motivo, la piattaforma NoiPA permetterà ai militari di rinunciare volontariamente al bonus. Questa scelta è consigliata a chi ha un reddito complesso, per evitare possibili rimborsi futuri.
Esempio pratico:
Un marinaio con un reddito da lavoro dipendente poco inferiore a 32.000 euro, che percepisce ulteriori 10.000 euro da locazioni immobiliari, supera la soglia massima prevista per il beneficio. Se ha ricevuto l’agevolazione ogni mese, sarà tenuto a restituirlo integralmente al momento del conguaglio fiscale.
Attenzione ai redditi vicini alla soglia!
Chi ha un reddito annuo vicino ai 32.000 euro o 40.000 euro deve prestare particolare attenzione. Anche piccoli aumenti non previsti, come arretrati contrattuali, premi FESI o pagamenti relativi a CFG e CFI, possono far superare la soglia, con la conseguente perdita del beneficio e l’obbligo di restituzione totale o parziale delle somme percepite.
Cuneo fiscale: il supporto del SIM Marina
Il SIM Marina è sempre al fianco dei propri iscritti, offrendo un supporto concreto per valutare la soluzione più conveniente. Siamo qui per semplificare le pratiche amministrative e per fornire il massimo supporto in ogni fase.
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