Il giro del mondo di Nave Amerigo Vespucci: tradizione e storia della Marina Militare Italiana

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Secondo giro del mondo per l’Amerigo Vespucci: un viaggio nel cuore della tradizione e della storia della Marina Militare Italiana. Cultura, innovazione e orgoglio nazionale lasciano un segno indelebile nella storia e nei cuori di equipaggio e visitatori.

Sull’orizzonte marino, dove il cielo si confonde con l’acqua, emerge maestosa Nave Amerigo Vespucci, simbolo della tradizione marinaresca italiana e orgoglio della Marina Militare Italiana. Questo celebre veliero, con la sua imponente struttura in legno e acciaio e le vele bianche che catturano il vento, incarna eleganza, orgoglio e un’eredità storica che attraversa decenni. Non solo una nave scuola tra le più belle al mondo, che ogni anno, navigando tra le acque cristalline dei mari di tutto il mondo, insegna ai giovani ufficiali le tecniche della navigazione. Il veliero rappresenta un ambasciatore itinerante dei valori di disciplina, coraggio e rispetto per la tradizione. “Non chi comincia ma quel che persevera”, il suo motto.

Il veliero più bello del mondo

Varata nel 1931, l’Amerigo Vespucci rappresenta un esempio straordinario di ingegneria navale: una nave a vela che, nonostante l’età, continua a incantare con la sua eleganza senza tempo. Ogni viaggio che intraprende, ogni porto che tocca, narra una storia di passione, dedizione e tradizione.

La nave più bella del mondo. Così viene definita da molti, e a ragione. Il suo elegante scafo, inconfondibile per i colori bianco e nero delle fiancate, gli ottoni lucenti e i dettagli dorati, emana fascino e perfezione. Tra gli elementi più iconici, spicca la polena a proravia, che raffigura Amerigo Vespucci, mentre i fregi dorati e l’arabesco di poppa in legno, ricoperti di foglia d’oro zecchino, raccontano la magia di un veliero che ha il sapore di mille avventure per i mari di tutto il mondo.

Le 26 vele in tela olona, i 36 chilometri di cime in fibra vegetale e i legni pregiati come il teak del ponte di coperta testimoniano la cura artigianale con cui questa nave è stata costruita e viene tuttora mantenuta. Ogni notte, il ponte splende grazie alla meticolosa pulizia effettuata con i rattazzi e i mochi, soprannominati “bionde”, che riflettono l’attenzione per i dettagli e il rispetto della tradizione.

La vita a bordo

Vivere Nave Vespucci tra le onde del mare è un’esperienza unica. Con la prora diritta verso l‘orizzonte, ogni momento a bordo si vive intensamente: negli sguardi dei marinai, nelle manovre pronte sul ponte di coperta, nei volti sudati sotto il sole cocente durante le manutenzioni quotidiane, o nel lavoro della squadra di nocchieri di guardia, sempre pronta e armata di imbragature.

Il Vespucci può essere immaginato come una piccola comunità galleggiante. Ognuno ha un compito preciso, e nessuno agisce da solo: tutto l’equipaggio lavora unito per il bene comune e per raggiungere un obiettivo condiviso. La tradizione e la maestria dei nocchieri si intrecciano con la professionalità dei tecnici di macchine e dei maestri di cucina, mentre l’esperienza di chi pianifica la navigazione si combina con la determinazione dei giovani marinai. È un perfetto equilibrio tra la saggezza degli anziani e l’entusiasmo delle nuove generazioni, che rende questa nave e il suo equipaggio un orgoglio per la Marina Militare Italiana e per l’intera nazione.

Abbiamo avuto la conferma di tutto questo durante il giro del mondo che la Vespucci sta per concludere: un’impresa che celebra la tradizione marinaresca italiana e il valore intramontabile di questa straordinaria nave.

Il giro del mondo di Nave Vespucci

Attualmente, la Nave Scuola è impegnata in un emozionante giro del mondo, una lunga navigazione iniziata a Genova il 1° luglio 2023 e ancora in corso. L’Amerigo Vespucci ha intrapreso il suo secondo giro del mondo, dopo il primo effettuato tra il 2002 e il 2003. Questa volta, per la prima volta nella sua storia, la nave ha attraversato l’Oceano Pacifico doppiando Capo Horn, aggiungendo una nuova e straordinaria dimensione al suo leggendario viaggio.

Questo straordinario veliero ha attraversato i mari di tutti i continenti, portando con sé la bandiera italiana e il nostro patrimonio culturale e marittimo in ogni continente. L’obiettivo è promuovere il Made in Italy, rafforzare le relazioni economiche dell’Italia e diffondere la nostra cultura nel mondo.

Il viaggio rappresenta, dunque, un’occasione unica per promuovere la lingua, la cultura e l’industria italiana. Tantissimi sono i porti toccati lungo il tragitto che attraversa 28 paesi e 5 continenti. Ogni scalo ha offerto alla popolazione locale l’opportunità di salire a bordo. Centinaia di migliaia di persone, provenienti da ogni parte del mondo, hanno attraversato la passerella per immergersi nella nostra cultura velica e scoprire la magia di questa nave iconica.

Durante le visite, l’equipaggio ha regalato ai visitatori un’esperienza indimenticabile. Solitamente, le visite riservate alla popolazione sono organizzate in due turni, uno al mattino e uno nel pomeriggio, e consentono di esplorare alcune delle aree più affascinanti della nave:

  • Il cassero, dove si trovano l’albero di mezzana e la storica timoniera.
  • Il centro nave, dominato dall’albero di maestra e dal motto della nave.
  • La prora, con l’albero di trinchetto e il bompresso.

I visitatori, oltre ad ammirare le bellezze del veliero e a scattare fotografie ricordo, spesso pongono domande al personale di bordo. Le risposte, pronte e cordiali, permettono loro di scoprire curiosità e segreti legati alla vita a bordo.

Un momento speciale delle visite è rappresentato dalle chiacchierate tra l’equipaggio e i visitatori. In queste conversazioni emerge lo stato d’animo dei marinai e la consapevolezza di far parte di un’impresa storica senza precedenti. Per loro, il giro del mondo non è solo un viaggio, ma un’esperienza che unisce cultura e orgoglio nazionale.

In navigazione

I marinai di Nave Vespucci, tra ufficiali, sottufficiali, allievi, marinai e personale tecnico, sono uomini e donne che dimostrano una straordinaria capacità di adattamento al sacrificio. Dietro di loro ci sono famiglie che li supportano, pazienti nell’attesa e pronte ad accoglierli con gioia al ritorno.

Il motto della nave, “Non chi comincia ma quel che persevera”, assegnato nel 1978, sottolinea proprio l’importanza della perseveranza e della dedizione, valori fondamentali per l’equipaggio.

Non è facile vivere a centinaia di migliaia di chilometri di distanza dalle persone care. Durante le lunghe navigazioni, l’equipaggio si sostiene a vicenda, soprattutto nei momenti in cui la nostalgia si fa sentire più forte. È in questi frangenti che emergono la forza del gruppo e il profondo spirito di comunità che caratterizzano la vita a bordo.

Ora, questa straordinaria esperienza del giro del mondo sta per giungere al termine. Tra circa un mese e mezzo, Nave Vespucci farà il suo rientro a Trieste, dove l’equipaggio avrà un mese di riposo prima di riprendere il mare per una nuova campagna nel Mediterraneo, che si concluderà il 10 giugno a Genova, in occasione della Festa della Marina.

Questo viaggio non è stato solo una missione, ma un capitolo importante nella storia di Nave Vespucci e dei suoi marinai, un’esperienza che ha lasciato un segno indelebile nella vita di tutti i membri dell’equipaggio.

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