La Forza Anfibia della Marina Militare italiana è la componente specializzata nelle operazioni di sbarco dal mare alla terra. Rappresenta una delle capacità strategiche più complesse e decisive della Difesa nazionale: un insieme integrato di navi, mezzi e reparti terrestri in grado di proiettare rapidamente potenza, supporto e sicurezza in contesti militari o umanitari.
Dalle missioni in Libano alle esercitazioni con la NATO, la Forza Anfibia costituisce un pilastro essenziale della proiezione di forza dal mare (Sea Power) e una risorsa fondamentale per la cooperazione internazionale e la gestione delle emergenze.
Cos’è la Forza Anfibia
Con il termine “forza anfibia” si indica la capacità di proiettare truppe e mezzi da navi verso la terraferma, in modo coordinato e sicuro, anche su coste non attrezzate o in aree di crisi.
Questa capacità è cruciale per consentire alla Marina Militare di sbarcare e mantenere teste di ponte costiere, condurre evacuazioni di civili in zone di pericolo, difendere infrastrutture marittime e portuali strategiche, fornire supporto operativo alle missioni NATO, UE o ONU e intervenire in operazioni umanitarie e di peacekeeping.
Le operazioni anfibie richiedono una perfetta integrazione tra la componente navale e terrestre e una forte interoperabilità con le forze alleate. La Marina Militare italiana, con la Brigata San Marco e le sue unità dedicate, è oggi tra le marine europee più avanzate in questo campo.
La Brigata Marina “San Marco”
Cuore operativo della Forza Anfibia è la Brigata Marina “San Marco”, con sede a Brindisi.
È la fanteria di marina italiana, un reparto d’élite erede delle storiche tradizioni dei reparti da sbarco della Regia Marina, oggi inserito nel Comando delle Forze da Proiezione dal Mare (COMFORANF).
La Brigata è formata da personale altamente addestrato, i Fucilieri di Marina, specializzati in operazioni anfibie, di sicurezza e difesa marittima.
Struttura della Brigata
La Brigata San Marco è articolata in tre reggimenti principali:
- 1° Reggimento “San Marco” – Responsabile della sicurezza di basi navali, infrastrutture e unità della Marina Militare. Comprende i reparti di difesa installazioni e di polizia militare.
- 2° Reggimento “San Marco” – Costituisce la vera e propria forza da sbarco: è addestrato per operazioni anfibie, assalti costieri, controllo del territorio e consolidamento di teste di ponte.
- 3° Reggimento “San Marco” – Fornisce supporto logistico e operativo, garantendo mobilità, rifornimenti, comunicazioni e assistenza sanitaria nelle operazioni.
A questi si aggiungono unità di comando, supporto al combattimento e gruppi anfibi integrati con la componente navale.
Le unità navali della componente anfibia
La forza anfibia della Marina Militare si basa su navi appositamente progettate per il trasporto, lo sbarco e il sostegno delle truppe a terra. Queste unità garantiscono autonomia operativa e capacità di comando anche lontano dalle basi nazionali.
Le navi classe “San Giorgio”
La flotta anfibia italiana è composta da tre navi da sbarco di classe San Giorgio (LPD – Landing Platform Dock):
- Nave San Giorgio (L9892)
- Nave San Marco (L9893)
- Nave San Giusto (L9894)
Queste unità, costruite tra gli anni ’80 e ’90, dispongono di bacino allagabile per il trasporto di mezzi da sbarco LCM e veicoli anfibi, oltre a spazi per truppe e materiali.
Sono in grado di supportare anche operazioni umanitarie grazie alle strutture sanitarie e logistiche di bordo.
Nave Trieste: la nuova ammiraglia
Entrata in servizio nel 2023, la Nave Trieste (L9890) è una unità anfibia multiruolo di tipo LHD (Landing Helicopter Dock).
Con i suoi 245 metri di lunghezza, rappresenta la più grande nave della Marina Militare italiana e l’evoluzione moderna del concetto di proiezione dal mare.
La Nave Trieste è progettata per imbarcare un’ampia varietà di mezzi e reparti: può trasportare truppe e veicoli anfibi, ospitare elicotteri e convertiplani sul suo vasto ponte di volo, e operare con mezzi da sbarco come LCM e RHIB.
Dispone inoltre di un moderno ospedale di bordo completo di sale operatorie, terapia intensiva e reparti di degenza, una capacità che la rende preziosa non solo nelle operazioni militari ma anche in missioni umanitarie e di emergenza.
La Nave Trieste è in grado di operare come nave comando per la Forza Anfibia e di sostenere simultaneamente operazioni militari e civili, rappresentando una piattaforma strategica per l’Italia nel Mediterraneo e oltre.
Mezzi da sbarco e capacità operative
Le navi anfibie imbarcano e proiettano sulla costa diversi mezzi da sbarco e veicoli anfibi, che consentono di trasportare uomini, mezzi e materiali direttamente a terra:
- LCM (Landing Craft Mechanized) – imbarcazioni da sbarco per veicoli e truppe, utilizzabili anche in mare mosso;
- RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) – gommoni rigidi ad alte prestazioni, impiegati per esplorazione costiera, assalto rapido e operazioni speciali;
- AAV7 (Assault Amphibious Vehicle) – veicoli cingolati anfibi per trasporto truppe, oggi in corso di sostituzione con i più moderni SuperAV prodotti da Iveco-Oto Melara, dotati di maggiore protezione e mobilità.
Questi mezzi garantiscono versatilità operativa in contesti molto diversi: dal combattimento costiero alle missioni di soccorso in caso di calamità naturali.
Tipologie di operazioni anfibie
La Forza Anfibia italiana è in grado di condurre una vasta gamma di operazioni, in modo autonomo o all’interno di coalizioni internazionali:
- Assalto anfibio – sbarco di truppe su costa ostile o non preparata, per aprire corridoi strategici;
- Operazioni di evacuazione (NEO) – recupero e messa in sicurezza di civili in aree di conflitto o emergenza;
- Missioni umanitarie – distribuzione di aiuti e assistenza in zone colpite da disastri naturali;
- Supporto a missioni NATO, UE e ONU – partecipazione a operazioni multinazionali di stabilizzazione, sicurezza marittima e peacekeeping.
La flessibilità e la rapidità di intervento rendono la componente anfibia uno strumento di diplomazia operativa, capace di coniugare forza militare e cooperazione internazionale.
Operazioni e missioni della Forza Anfibia
La Brigata San Marco ha partecipato a numerose operazioni reali, in Italia e all’estero, spesso in contesti di alta complessità politica o umanitaria.
Tra le principali:
- Libano (1982) – partecipazione alla Forza Multinazionale di Pace;
- Albania (1997) – operazione “Alba”, missione di stabilizzazione interforze e internazionale;
- Libano (2006) – operazione “Leonte”, nell’ambito della missione ONU UNIFIL, per il controllo delle coste e il supporto logistico.
Oltre alle missioni operative, la Brigata assicura quotidianamente la sicurezza delle infrastrutture e delle basi navali italiane, con reparti schierati lungo tutto il territorio nazionale.
Cooperazione internazionale e interoperabilità NATO
La componente anfibia italiana mantiene un costante livello di integrazione con le marine e le forze anfibie alleate, in particolare con i Royal Marines britannici e la US Navy/Marine Corps.
Ogni anno la Brigata San Marco partecipa a grandi esercitazioni internazionali, come la “Mare Aperto”, che coinvolge migliaia di uomini e decine di unità navali e aeree NATO.
Queste attività permettono di testare la piena interoperabilità delle procedure di comando, comunicazione e logistica, consolidando la credibilità internazionale della Marina Militare.
Una capacità strategica per l’Italia e per la NATO
La Forza Anfibia della Marina Militare è oggi una delle eccellenze operative del sistema difensivo italiano.
La sua versatilità le consente di agire in ogni scenario: dal combattimento al soccorso, dalla deterrenza alla cooperazione internazionale.
Con l’entrata in servizio della Nave Trieste e la costante modernizzazione dei mezzi, la componente anfibia continuerà a rappresentare un asset di primo piano per la sicurezza del Mediterraneo e per la proiezione di forza dell’Italia nei contesti multinazionali.


